Un grande successo di pubblico – con oltre tremila spettatori – ha premiato il cinema italiano a Los Angeles grazie a Cinema Italian Style, che quest’anno si conclude straordinariamente il prossimo 4 gennaio, presentando l’ultimo film di Ettore Scola, Che strano chiamarsi Federico, in programma all’Aero Theatre di Santa Monica insieme ad Otto e mezzo, nell’ultima giornata proposta dalla rassegna, dopo la recente proiezione de La dolce vita, in ricordo di Federico Fellini, a vent’anni dalla sua scomparsa.
Un evento nell’evento, che ha offerto al pubblico di Los Angeles un’edizione ricca di momenti culturali, a partire dalla serata inaugurale del 14 novembre che ha lanciato La grande bellezza di Paolo Sorrentino (recente trionfatore degli EFA), nella corsa verso i Golden Globes, i premi assegnati dalla HFPA – Hollywood Foreign Press Association, come miglior film straniero, culminata con la decisione di includere il film tra i 5 finalisti del prestigioso riconoscimento.
Alla première hollywoodiana, sostenuta da vari partners privati e alla presenza di numerosi giornalisti della HFPA e membri votanti dell’Academy of Motion Pictures, Arts & Sciences, hanno partecipato: Bernardo Bertolucci, Paolo Sorrentino, Jasmine Trinca, Kasia Smutniak e Claudia Gerini, Maria Sole Tognazzi e Roberto Andò, tutti giunti a Los Angeles per presentare i propri film al pubblico di Cinema Italian Style.
Cinema Italian Style, oltre al lancio del film di Sorrentino, ha curato la presenza di Bernardo Bertolucci a Los Angeles e la proiezione de L’ultimo imperatore nella versione restaurata in 3D al Chinese Theatre, frutto della collaborazione con l’AFI Film Fest 2013, ed una seguitissima Master Class presso la UCLA, coordinata da Lorenzo Soria, giornalista membro della HFPA, e moderata da Bob Rosen, Rettore Emerito e docente della UCLA School of Theater, Film and Television. Il Maestro del cinema Italiano ha inoltre finalmente ricevuto la sua stella nella Walk of Fame di Hollywood.
La rassegna, oltre a La grande bellezza, ha proposto altri 8 titoli rappresentativi selezionati dal curatore artistico Laura Delli Colli e da Gwen Deglise dell’American Cinematheque: Viva la libertà di Roberto Andò, Anni felici di Daniele Luchetti, La migliore offerta di Giuseppe Tornatore, Una famiglia perfetta di Paolo Genovese, Benvenuto Presidente di Riccardo Milani, Miele di Valeria Golino, Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi e L’intervallo di Leonardo Di Costanzo.
Il cast artistico giunto dall’Italia ha animato le proiezioni, rendendosi disponibile a rispondere alle numerose domande del pubblico.
Grande attenzione è stata dedicata alla sezione “documentari”, presentata all’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. Il pubblico americano ha potuto applaudire e apprezzare la selezione di opere dedicate ad alcuni dei protagonisti del nostro cinema: Federico degli spiriti e Jet Set – Quando l’aeroporto sembrava Via Veneto di Antonello Sarno, Sedia elettrica di Monica Stambrini, Donne nel mito: Anna Magnani a Hollywood e Giuliano Montaldo: quattro volte venti anni di Marco Spagnoli, Carlo! di Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti, Giuseppe Tornatore: ogni film un’opera prima di Luciano Barcaroli e Gerardo Panichi, Furio Scarpelli: il racconto prima di tutto di Francesco Ranieri Martinotti.
A questi si è aggiunto uno sguardo anche al cinema del reale, rappresentato dai due documentari vincitori dei maggiori premi del cinema italiano di quest’anno: il David di Donatello Anija – La nave di Roland Sejko e il Nastro d’argento Terramatta; di Costanza Quatriglio. A chiudere la panoramica, il cortometraggio Secchi di Edo Natoli e il film disegnato Tormenti di Filiberto Scarpelli.
Sempre all’Istituto poi, grande successo per la mostra Portraits, una raccolta di ritratti dedicati ai protagonisti del nostro cinema visti dall’obiettivo complice di un fotografo come Fabio Lovino.
Il prestigioso Chinese Theatre ha invece ospitato, all’interno della cornice dell’AFI Fest, la mostra HOLLYWOOD – ROMA, una selezione di scatti provenienti dall’Archivio Storico Luce, che attraverso suggestive foto d’epoca ha raccontato la straordinaria storia del rapporto tra i protagonisti dello star-system internazionale degli anni ’50 e la Hollywood sul Tevere.
Dopo Los Angeles, Cinema Italian Style è stato presentato, infine, per la terza volta a Seattle, grazie alla collaborazione con il Seattle International Film Festival.