30 Novembre 2016
Fotografia e narrazione della storia al Teatro dei Dioscuri
A Roma un convegno su fotografia e Public History Organizzato da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con SISF – Società Italiana per lo studio della fotografia, Università degli Studi di Teramo,
Roma un convegno su fotografia e narrazione della Storia. Organizzato da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con SISF – Società Italiana per lo studio della fotografia, Università degli Studi di Teramo, Master in Public History di Modena Reggio Emilia, IFHP – International Federation for Public History.
Appuntamento al Teatro dei Dioscuri al Quirinale (via Piacenza, 1), 1 e 2 dicembre 2016 Una due giorni di incontri, tavole rotonde e proiezioni.
La fotografia, per la sua storia e la sua stessa natura, ha imposto la sua presenza nella cultura della contemporaneità a prescindere da riconoscimenti accademici, e ha dimostrato una pervasività nel corpo sociale molto prima dell’affermazione del digitale. Allo stesso tempo si è posta, sia in passato che negli ultimi anni, al centro di molte pratiche di comunicazione della storia, in libri, mostre e musei, pubblicazioni periodiche e nella stessa televisione, e in tempi più recenti anche nel web (e in particolare nei Social Media), che oggi influenza significativamente ogni forma di narrazione della storia per immagini.
A partire da queste considerazioni, Istituto Luce-Cinecittà promuove una due giorni di discussione e studi, ‘Incontri tra fotografia e Public History’, su un tema non ancora esplorato in Italia. Se la Public History, che si propone di diffondere la storia sul territorio e nel tessuto sociale attraverso i mezzi più diversi e rivolgendosi ad ogni tipo di pubblico, è da noi un terreno di dibattiti sempre più diffusi, un approfondimento del ruolo in essa della fotografia, come fonte e come strumento di narrazione, può essere oggi particolarmente stimolante, per chiarire i rapporti tra la storia e la più ampia cultura visuale, ma anche per un ripensamento sui linguaggi della comunicazione visiva e di quella storica. La Public History, ampiamente diffusa in ambito anglosassone, può definirsi come una storia “alternativa”, che trova preziose sperimentazioni nei social network come nelle più avanzate esposizioni museali, nei siti storici dei campi di battaglia come negli archivi di immagini. In questa accezione la dimensione visiva risulta del tutto strategica.
L’incontro di Roma si pone un’occasione di riflessione sulle diverse forme di relazione tra Public History e fotografia, con il contributo di studiosi ed esperti. Tra gli altri si avranno gli interventi di Giovanni Fiorentino, Presidente della Società italiana per lo studio della fotografia, e di Serge Noiret dell’International Federation for Public History, di Paolo Bertella Farnetti del Master in Public History di Modena Reggio Emilia, Maddalena Varli dell’Università di Teramo e di Enrico Bufalini e Patrizia Cacciani per l’Archivio storico dell’Istituto Luce.
Da segnalare, in un evento costituzionalmente multimediale, la proiezione giovedì 1 dicembre del documentario ‘Il corpo del duce’ di Fabrizio Laurenti, film che mette in campo la forza impattante, controversa e necessaria delle immagini nel racconto della Storia. Interventi, dibattiti e materiali diversi per approfondire e verificare, soprattutto per le giovani generazioni e gli insegnanti, ma anche per gli operatori del settore, quanto e come la fotografia sia oggi al centro di molte pratiche di racconto della storia. Queste giornate di studio si pongono infine come la tappa di un percorso che porterà alla più ampia Conferenza internazionale sul tema della Public History che si terrà a Ravenna nel giugno del 2017.