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11 Aprile 2017

Cinecitta Babilonia: tra sesso, droga e camicie nere

Un omaggio alla bellezza, al talento, al coraggio e alla femminilità di dive dell'anteguerra, spesso dimenticate protagoniste di un cinema maschile e misogino. Cinecittà Babilonia è il documentario ch

In onda su Rai 1 in versione televisiva lunedì 17 aprile alle 15.00, con un ottimo risconto di pubblico (9.4% di share), e prossimamente in home video il documentario Cinecittà Babilonia: Sesso, droga e camicie nere di Marco Spagnoli, prodotto e distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Il film racconta il sogno hollywoodiano del fascismo e la nascita dell’industria cinematografica italiana, provando ad esplorare l’eterno rapporto tra sesso e potere, tra creatività ed eccessi, tra arte e vizi. Attraverso immagini di repertorio provenienti dall’Archivio dell’Istituto Luce e del Centro Sperimentale di Cinematografia, il documentario ripercorre il decennio in cui sono nati Cinecittà ed il CSC, nonché il rapporto produttivo tra il cinema italiano e quello americano e i tentativi di collaborazione.Un racconto basato sui documenti d’archivio, ma che assume una luce particolare attraverso le memorie delle attrici italiane interpretate dalle loro giovanissime colleghe che, oggi, frequentano il Centro Sperimentale. Ispirandosi al celebre libro di Kenneth Anger, “Hollywood Babilonia”, prova a raccontare la storia del cinema italiano degli anni ’30 e ’40, mettendo insieme per la prima volta materiali d’archivio, filmati, fotografie e testimonianze in un inedito punto di vista tra Storia e gossip all’ombra della nascita di quella che anni dopo sarà la cosiddetta Hollywood sul Tevere. Un omaggio alla bellezza, al talento, al coraggio e alla femminilità di una serie di dive, oggi, ingiustamente, dimenticate nel loro essere state protagoniste di un cinema maschile, spesso, misogino, ma anche una riflessione sull’eterno rapporto tra sesso, media e potere. Così, a raccontarci la loro carriera e il loro intimo, vediamo e ascoltiamo dive indimenticabili e talvolta ingiustamente dimenticate come Clara Calamai, Maria Denis, Elsa De Giorgi, Carla Del Poggio, Doris Duranti, Luisa Ferida, Isa Miranda,  Alida Valli.                              

                                         

Il doc è scritto e diretto da Marco Spagnoli, con montaggio di Patrizia Penzo e la direzione della fotografia di Niccoló Palomba. Come voce narrante è stato scelto Vinicio Marchioni, mentre Alessandro Roja presta la voce a Vittorio Mussolini. Le musiche sono di Max Di Carlo. In aggiunta ci sono disegni e animazioni di Antonio Palma. Straordinario il reparto tecnico, con la direzione dei costumi, marcati Tirelli, affidata a Maurizio Milenotti, il trucco al premio Oscar Manlio Rocchetti – alla cui memoria è dedicato il film – e con la consulenza artistica del primo press agent d’Italia, Enrico Lucherini, e quella storica di Gian Piero Brunetta


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