Cinecittà

15 Giugno 2022

Ministro della Cultura del Marocco: “Sinergie con l’Italia e Cinecittà”

"Il Marocco ha investito molto nel cinema, mentre Cinecittà è il più grande e il primo studio in Europa: tra noi non c’è concorrenza ma prossimità"

Il ministro della Cultura del Marocco Mohamed Mehdi Bensaid, in Italia per partecipare alla Conferenza dei ministri della Cultura del Mediterraneo, che si svolgerà a Napoli il 16 e 17 giugno, ha fatto visita agli studi di Cinecittà e all’Archivio storico Luce.

L’uomo politico marocchino, già attivo come produttore cinematografico, era accompagnato dalla moglie e da una delegazione di cui facevano parte il capo di Gabinetto Reda Bachir El Bouhali, Hassan Ben Allal dell’ambasciata del Marocco a Roma e l’ambasciatore d’Italia a Rabat Armando Barucco. In carica come ministro della Gioventù, Cultura e Comunicazione da ottobre 2021, Mehdi Bensaid sta potenziando il Centre Cinématographique Marocain, fondato nel 1944, con l’intenzione di recuperare e diffondere a livello nazionale e internazionale il patrimonio filmico del suo paese: il primo lungometraggio marocchino, Le Fils maudit di Mohamed Ousfour, risale al 1958, mentre le prime riprese datano al 1897, con Le chevrier marocain di Louis Lumière. La Cineteca Marocchina è diretta dalla regista Narjiss Nejjar.

Accolto dall’AD di Cinecittà Nicola Maccanico, che ha illustrato la strategia di espansione dell’azienda, il ministro ha poi visitato l’archivio, i teatri di posa e i set. Mehdi Bensaid si è detto particolarmente interessato al tema della conservazione del patrimonio filmico e ha dedicato grande attenzione ai vari step del processo di conservazione, restauro, color correction, restauro del sonoro, digitalizzazione, assistendo anche alla proiezione di due brevi spezzoni dell’archivio Luce: Caratteristiche evoluzioni degli Spahis, i cavalieri del deserto (1936) e Casablanca: Gran Premio automobilistico del Marocco del ’58.

“Sono molto felice di questa visita – ha dichiarato il ministro a Cinecittà News – che ci porta dentro l’esperienza italiana nel mondo del cinema e soprattutto nel mondo del restauro e dell’archivio. Il restauro non ha a che fare solo con il patrimonio materiale, ma anche con le immagini e con il patrimonio immateriale. In Marocco sono in corso importanti investimenti in questo settore e ci interessa molto uno scambio di esperienze. Dopo quello che abbiamo visto in termini di archivio e cineteca qui a Cinecittà cercheremo di mettere in piedi delle cooperazioni in questo ambito, come pure nel mondo della produzione: ci sono grandi opportunità di scambio tra due paesi con paesaggi e culture così diverse. Il Marocco ha investito molto nel cinema, mentre Cinecittà è il più grande e il primo studio in Europa: tra noi non c’è concorrenza ma prossimità. Per questo ho chiesto di fare questa visita e sono più che mai convinto di avere ampi margini di collaborazione con l’Italia”.


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